Tirreno-Adriatico 2021, Top/Flop del Giorno
La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi alla Tirreno – Adriatico 2021.
TOP
Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Fenix): Accende una miccia lunga e regala spettacolo in una tappa nella quale avrebbe potuto anche aspettare il finale. Ancora una volta la sua generosità e impulsività ci offrono grande spettacolo, rendendo il campione neerlandese sempre più amato dagli appassionati di ciclismo che vedono in lui un corridore capace di stravolgere gli schemi, anche quando non gli conviene. Il suo straordinario trionfo è anche esaltato dal suo arrivo stremato al traguardo, segno di aver davvero dovuto dare tutto per conquistare l’attesa Tappa dei Muri
Tadej Pogacar (UAE Team Emirates): Chi pensava che oggi avrebbe dovuto difendersi aveva ragione, ma lui ha deciso di farlo a modo suo: attaccando. Sin da quando la corsa entra nel vivo lui è pronto nelle posizioni di testa, pronto a rispondere agli attacchi degli avversari e lanciarsi a sua volta all’offensiva. Dopo una foratura e aver sfruttato al meglio l’aiuto di Davide Formolo nel controllare la corsa, lancia la sua incredibile offensiva nell’ultimo giro, facendo il vuoto alle sue spalle.
Wout Van Aert (Jumbo-Visma): Senza un mostruoso Pogacar oggi sarebbe stata probabilmente la sua giornata, almeno per quanto riguarda la classifica generale. Il belga è protagonista quando la corsa entra nel vivo, senza esitare ad attaccare e mettersi davanti a tirare. Nel finale non riesce a seguire lo sloveno, ma fa comunque il vuoto con tutti gli altri, dimostrando che vincere una corsa come la Tirreno-Adriatico è tutt’altro che una utopia per un corridore come lui, che domani e dopodomani potrebbe comunque ancora vincere altr due frazioni.
FLOP
Sergio Higuita (Ineos Grenadiers): Inizialmente sembra a suo agio e tra i più attivi, improvvisamente si spegne la lampadina e crolla. Non sono le giornate a lui più adatte, questo è evidente, ma probabilmente avrebbe dovuto starci più attento, coprendosi e alimentandosi meglio, anche con una più oculata gestione dello sforzo. Da terzo che era in partenza, scivola in 37ª posizione.
Nairo Quintana (Arkéa-Samsic): Sinora il colombiano non si era visto moltissimo, ma aveva comunque offerto una discreta prestazione nella tappa per lui più importante, che gli aveva portato in dote un discreto piazzamento. Oggi invece tra i big è quello che fatica di più, andando in difficoltà sin dalle prime accelerazioni, per poi sparire completamente nell’ultimo giro. Paga sicuramente molto le condizioni climatiche e deve sperare che sia solo quello, altrimenti non è certo un buon segnale dopo che era invece apparso in crescendo sinora.
Jakob Fuglsang (Astana): Il piazzamento di ieri era la conferma di una condizione non ancora all’altezza delle aspettative, ma almeno gli consentiva di poter dire di essere al livello di molti dei suoi rivali. Oggi invece naufraga, senza riuscire a reagire agli scatti degli avversari e finendo oltre la ventesima posizione in classifica.
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